Al tavolo del MED - Dialoghi Mediterranei per condividere le nostre “traiettorie”: Fondazione MAIRE partecipa alla principale conferenza sul Mediterraneo
NEWSSi è svolta a Napoli, dal 15 al 17 ottobre 2025, l’11esima edizione di “MED – Dialoghi mediterranei”, uno spazio unico di confronto su tendenze, sfide e questioni più urgenti riguardanti la regione mediterranea.
“MED – Dialoghi mediterranei” è la principale conferenza sul Mediterraneo, promossa dall'ISPI e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ospitata nel Palazzo Reale di Napoli. Nella sua 11esima edizione quest’anno, ha ospitato oltre 50 panel, forum e sessioni a porte chiuse, per offrire uno spazio in cui leader governativi, membri di organizzazioni internazionali, esponenti del mondo accademico, dei media, del settore imprenditoriale e della società civile di tutto il mondo potessero discutere delle tendenze, delle sfide e delle questioni più urgenti riguardanti la regione mediterranea.
Questa edizione della conferenza MED si è concentrata sull'analisi e la discussione delle prospettive e degli scenari regionali nel più ampio panorama MENA e mediterraneo, dopo i recenti eventi nella zona, riunendo responsabili politici, rappresentanti di alto livello ed esperti di spicco.
La Fondazione MAIRE – ETS ha avuto l'onore di essere invitata dall'ISPI (Istituto Superiore di Studi Internazionali Politici) e dall'OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) a parteciparvi, per riferire sui risultati del proprio report di ricerca “TRAIETTORIE. Flussi migratori, competenze e transizione energetica”, presentato alla Camera di Commercio di Roma lo scorso lunedì [qui la news sul convegno].
Il nostro Direttore Generale Ilaria Catastini ha partecipato come relatrice al panel del MIGRATION FORUM, tenutosi nel pomeriggio del 15 ottobre. “Co-creare soluzioni di integrazione con il settore privato” era l'obiettivo del panel nel quale sono state illustrate le principali evidenze emerse negli otto studi finanziati dalla Fondazione in favore di ricercatori e Associazioni: esplorazione di dati, previsioni, best practice e modelli di formazione e integrazione dei migranti nel settore della transizione energetica.
“È stata un'esperienza stimolante. La nostra prospettiva sul settore della transizione energetica è stata molto apprezzata, poiché il settore ha bisogno di crescere, a livello mondiale, in Europa e nella regione MENA, in termini di numero di dipendenti, aziende e competenze, e i migranti potrebbero essere parte della soluzione”.
La nostra visione su necessità e urgenza di creare competenze e abilità per l’attuazione della transizione energetica deriva dai risultati di un’altra ricerca, promossa dalla Fondazione e condotta da IPSOS, avviata nel 2023 e che oggi, con la prossima pubblicazione dell’addendum 2, arriverà a coprire 14 paesi in 4 continenti.
I dati raccolti suggeriscono che i paesi emergenti sono consapevoli e riconoscono l'importanza della transizione energetica e la necessità di migliorare le competenze attraverso la formazione e la riqualificazione professionale. Ciò è fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici attraverso la mitigazione dei cambiamenti climatici e la creazione di strategie di adattamento.
Il settore ha bisogno di persone, i migranti possono essere parte della soluzione.