Si è svolto dal 18 marzo all’8 aprile l’IF – Industria Festival Architettura, un festival multidisciplinare che indaga la funzione e il potenziale socio-culturale degli spazi industriali, in una serie di oltre 60 eventi con epicentro Modena, e sviluppo su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna.
Il progetto, ideato dalla Fondazione Architetti di Modena, vincitore di Festival Architettura e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura vuole accendere i riflettori su temi cruciali come il riuso delle aree industriali dismesse, i nuovi processi di sviluppo industriale e urbano, la progettazione architettonica e le soluzioni sostenibili, dando voce ad approcci trasversali e multidisciplinari, coinvolgendo i punti di vista di tutti i settori coinvolti: dall’architetto al sociologo, all’economista, all’archivista: un dialogo tra imprese, Enti e comunità locali.
È proprio il legame tra territorio e comunità locale a mettere il luce la nostra scelta di partecipare al festival, come Fondazione MAIRE, attraverso un intervento della nostra Heritage manager Francesca Rinaldo: il patrimonio industriale è valore culturale collettivo che va restituito alle comunità.
Come un edificio industriale può trovare nuova destinazione e vita all’interno di una comunità, mantenendo il proprio racconto storico vivendo nuova funzionalità a servizio della collettività che lo ospita, così gli archivi storici d’impresa sono luogo ideale dove le competenze trasversali e la conoscenza storica si fondono e convivono, punto di partenza da indagare per avviare un processo di riqualificazione e riutilizzo.
Lo abbiamo raccontato il 29 marzo, nel panel “Riuso dell’Industria. Quale architettura?”, ripercorrendo il vivere quotidiano con l’Archivio storico MAIRE, di cui, come Fondazione, curiamo conservazione e valorizzazione. Dall’utilizzo per le ricerche, per le tesi di laurea, per gli approfondimenti storici, ai contest letterari sugli strumenti storici, alle mostre, le installazioni fino alle lezioni scolastiche e universitarie: un patrimonio a servizio della Comunità che conserva la sua storia e contestualmente contribuisce a scrivere quella moderna.
Un sabato pomeriggio, presso il laboratorio aperto ex centrale AEM di Modena, che ha visto alternarsi autorevoli voci indagando plurimi punti di vista: dalla forza e fragilità del Patrimonio industriale del XX secolo raccontato dal Prof. Edoardo Currà [Professore Ordinario di Architettura Tecnica presso “Sapienza” Università di Roma e Presidente AIPAI] al racconto del patrimonio storico delle fabbriche dell’automobile di Rossella Maspoli [Professoressa Associata di Tecnologia dell’Architettura, presso Politecnico di Torino e Consigliere AIPAI] fino al viaggio nel censimento delle architetture industraili italiane del secondo Novecento tenuto dall’Architetto Lucio Fontana, seguiti da racconti di progetti di riqualificazione su tutto il territorio italiano.
L’IF – Industria Festival Architettura è stata anche splendida cornice dell’”AIPAI Photo Exhibition 2025”, la rassegna fotografica promossa e organizzata da AIPAI - Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale ETS/TICCIH Italia, Comitato Internazionale per la Conservazione del Patrimonio Industriale in collaborazione con DICEA – Università Sapienza di Roma, Ministero della cultura – Ufficio UNESCO, Parco Archeologico dell’Appia Antica, Parco Regionale dell’Appia Antica, Do.co.mo.mo Italia, Fondazione AEM, Fondazione ISEC, Fondazione musil, RoMe Museum Exhibition e Rete Fotografia e insieme a noi. La mostra permetteva di ammirare gli scatti vincitori, menzionati e selezionati delle prime tre edizioni dell’AIPAI Photo Contest.
Il patrimonio industriale appartiene ad ognuno di noi!
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