Si è svolto il 1 e 2 dicembre a Londra il nostro corso di formazione che affrontava i temi della sostenibilità, della complessità e dell’idrogeno come vettore energetico: per il secondo anno consecutivo la City of London School ha aperto le porte delle sue aule ai colleghi di Fondazione MAIRE e MAIRE per permetterci di erogare corsi ad alto contenuto tecnico in favore di giovanissimi e brillanti studenti.


Se è vero che la sfida cambiamento climatico è la più complessa che abbiamo di fronte a noi, tanto è necessario che i giovanissimi inizino a comprenderne natura, conseguenze, ma soprattutto strumenti di mitigazione fin dalla giovanissima età.

Così la Fondazione MAIRE – ETS ed alcuni colleghi del gruppo MAIRE sono volati a Londra, per incontrare le giovanissime classi di year 10 e year 12 della prestigiosa scuola londinese, composte da 20 studenti ciascuna. Due le giornate di formazione, per 7h ciascuna, svoltesi il 1 e il 2 dicembre, per affrontare una molteplicità di tematiche: da una parte, in continuità con lo scorso anno, si è indagata la potenzialità dell’idrogeno come vettore energetico; dall’altra, è stata introdotta la novità di un verticale per indagare la complessità. Perché la transizione energetica è essa stessa una sfida complessa e multipiano - che coinvolge tecnologie, processi e sistemi, e quindi economia, politica, amministrazione e territori, - oltre a formare gli studenti sui vettori energetici, le soluzioni e i processi di decarbonizzazione oggi in uso o in fase di studio ed evoluzione, le tecnologie oggi presenti sul mercato, abbiamo aggiunto il tassello della formazione su come affrontare la complessità, come scomporla per riportarla sul piano della semplicità e comprendere come con essa e su di essa poter agire.

Lezioni tecniche e frontali si sono alternate a fasi di confronto in aula (attraverso la modalità e la gamification del “dibattito”) e ad attività laboratoriali (dal “gioco con il riso” ormai must di questi corsi di formazione, alla creazione della città del futuro alimentata ad idrogeno), nella convinzione che il coinvolgimento attivo degli studenti possa sempre favorire la loro capacità di apprendimento dei temi, il loro maggior interesse, e permettere a noi di cogliere il loro punto di vista.


Ringraziamo sentitamente i giovani studenti che hanno partecipato con attenzione e fantasia ai corsi, l’Istituto e i Docenti che ci hanno accolti. Un ringraziamento ai colleghi MAIRE che sempre mettono a disposizione il loro expertise per formare gli “ingegneri umanisti” del domani!

Al prossimo anno!